Informazioni di mercato  Il Brent e il Nymex registrano un calo contenuto

Le speculazioni sul fatto che il rapporto sulla crescita degli Stati Uniti pubblicato oggi potrebbe mostrare una crescita annuale di quasi il 2% per il secondo trimestre, superiore alla crescita dell'1,4% del primo trimestre, stanno avendo un effetto frenante sui prezzi. Ciò potrebbe indurre la Fed a rinviare il taglio dei tassi di interesse previsto per settembre. Anche il rafforzamento del dollaro statunitense ha un effetto frenante, rendendo più costose le importazioni di materie prime in altri Paesi e indebolendo così la domanda. I dati sulle scorte del DOE pubblicati ieri pomeriggio limitano il potenziale di ribasso. Le scorte di greggio sono diminuite di 3,7 milioni di barili e quelle di prodotti raffinati di 2,8 milioni di barili. La benzina ha registrato un calo di 5,6 milioni di barili. Inoltre, il supporto stabile a 81 $/bl per il Brent rimane intatto e impedisce per il momento un ulteriore calo dei prezzi. I membri dell'OPEC+ Iraq, Kazakistan e Russia hanno presentato piani per compensare la sovrapproduzione nella prima metà dell'anno. Gli ultimi piani danno ai tre Paesi tempo fino alla fine di settembre 2025 per compensare la sovrapproduzione cumulativa di 2,284 milioni di bbl/giorno, in linea con la fine della prevista eliminazione graduale dei tagli di produzione volontari dell'Alleanza di 2,2 milioni di bbl/giorno.