Informazioni di mercato  ICE: il greggio Brent e Nymex in leggero aumento

I due Paesi hanno espresso opinioni diverse sull'esito dei colloqui sponsorizzati dagli Stati Uniti sulla sicurezza marittima e sulla fine degli attacchi alle infrastrutture energetiche, poco dopo che la Casa Bianca aveva annunciato una svolta nel processo di pace. I consiglieri del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno tenuto colloqui separati con funzionari governativi ucraini e russi a Riyadh, in Arabia Saudita, dal 23 al 25 marzo. Secondo la Casa Bianca, questi colloqui hanno portato a un accordo sulla ripresa delle esportazioni di grano dai porti del Mar Nero e a un accordo per “sviluppare misure” per porre fine agli attacchi alle strutture energetiche. Al FT Commodities Summit di Losanna, in Svizzera, le società commerciali hanno espresso il loro punto di vista sulla Russia. Russell Hardy, CEO di Vitol, ha dichiarato ai delegati che il potenziale ritorno del petrolio e del gas russo sui mercati occidentali richiederà probabilmente più tempo del previsto e sarà alquanto frammentato.
L'amministratore delegato di Mercuria, Marco Dunand, ha dichiarato che la sua azienda tornerà in Russia se le sanzioni saranno revocate. Allo stesso tempo, il Venezuela spera di continuare a vendere greggio a raffinerie indipendenti in Cina, mentre le relazioni con gli Stati Uniti e il futuro delle operazioni di Chevron in Venezuela rimangono incerte. Pechino ha condannato la minaccia di Trump di imporre tariffe del 25% a tutti gli acquirenti stranieri di greggio e gas naturale venezuelano come un abuso di “sanzioni unilaterali illegali” e “interferenza negli affari interni del Venezuela”.